Il Banco Alimentare della Toscana nasce nel 1996, facendo proprie le ragioni ideali della Fondazione Banco Alimentare Onlus di Milano: “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”.
Scopo del Banco Alimentare è “la raccolta delle eccedenze di produzione, agricole e dell’industria, specialmente alimentare e la redistribuzione delle stesse ad Enti ed Associazioni che si occupano di assistenza e di aiuto ai poveri ed agli emarginati” (dall’art. 2 dello Statuto).
Il Banco Alimentare è allora il tramite ideale affinché l’eventuale spreco della filiera agro-alimentare divenga ricchezza per gli Enti assistenziali che, con impegno e dedizione, accolgono quotidianamente i più poveri tra noi.
Per eccedenze alimentari si intendono tutti quei prodotti che per ragioni diverse perdono valore commerciale, pur conservando valore nutrizionale, ed escono dai tradizionali canali di vendita. Diverse le cause che portano l’esclusione dal mercato di molti prodotti alimentari.
Si parla di migliaia di tonnellate di prodotti che grazie all’ azione della Rete Banco Alimentare ogni anno in Italia vengono recuperate, la cui donazione oltre a rappresentare un importante aiuto alimentare per le organizzazioni riceventi, apporta un contributo nutrizionale rilevante per le persone indigenti che li consumano. Persone il cui tenore di vita spesso non permette di soddisfare il fabbisogno alimentare giornaliero, né tantomeno di raggiungere un corretto equilibrio nutrizionale.
L’attività dell’Associazione, completamente sostenuta da 6 dipendenti e da circa 90 volontari che liberamente offrono il loro tempo, professionalità ed energie nei diversi compiti che la quotidiana gestione richiede, si concretizza in:
1. individuazione nella catena agro-alimentare delle fonti di spreco
2. attività di raccolta e stoccaggio di tutte queste merci recuperate nei propri magazzini
3. distribuzione gratuita dei generi alimentari alle strutture caritative convenzionate
4. gestione del rapporto di collaborazione con le strutture caritative convenzionate
Le fonti di approvvigionamento del Banco Alimentare sono:
• industria agro-alimentare
• Grande Distribuzione Organizzata
• Unione Europea
• Programma Siticibo
• Giornata Nazionale della Colletta Alimentare
Programma Siticibo: recupero e immediata redistribuzione delle eccedenze di cibo fresco, di cibo cotto e non servito nella ristorazione organizzata (mense aziendali, refettori scolastici, etc.), di cibo fresco non venduto nei supermercati.
Giornata Nazionale della Colletta Alimentare:
il Banco Alimentare della Toscana si occupa ogni anno dell’organizzazione regionale, della gestione dell’evento, della distribuzione degli alimenti raccolti.
L’attività di recupero e successiva redistribuzione gratuita rappresenta il passaggio da circolo negativo (eccedenza = rifiuto discarica –> smaltimento)
ad un circolo virtuoso (eccedenza=risorsa –> Banco Alimentare–> strutture caritative–> poveri).
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